Quest’opera video incrocia il mito di Narciso ed il ‘mito’ di Dorian Gray in un intreccio d’estasi ed estetica. Narciso Gray vaga in un stato di delirio autistico con due specchi in cui si cerca continuamente e vanamente. La gioventù che non decade, che non passa, diviene una maledizione. La tela diviene uno specchio da tagliare e, nell’impossibilità, da rompere con un martello. Il decadentismo sommerge il video accompagnato da disarticolazioni vocali ed uno Chopin demolito ed irriconoscibile. Lo scenario surreale e metafisico della Fortezza di Civitella Del Tronto completa il ‘quadro’.