Dal libro autobiografico di suor Helen Prejean. Una suora cattolica accetta di visitare Matthew Poncelet, condannato a morte per stupro e duplice omicidio, ne diviene l'assistente spirituale, s'impegna per il suo riscatto etico-religioso (“Ogni persona vale più della sua peggiore azione.”). L'esecuzione avviene per iniezione in un carcere della Louisiana. Più che un'arringa contro la pena di morte (applicata in 36 Stati su 50 che compongono gli USA, con circa 300 esecuzioni all'anno), è un film che – come Decalogo 5 di Kieslowski – mostra, suggerisce, dimostra che le esecuzioni legali tendono a essere barbare e orribili come gli omicidi commessi dagli individui. 2° film dell'attore Robbins come regista dopo Bob Roberts: filma molte lacrime senza cercarle. Penn strappa una pietà prosciugata, la Sarandon si meritò un premio Oscar.