Sotto gli spalti di un castello medievale del X secolo, per ordine del signore del luogo, viene eseguita un'esecuzione in pubblico, ad opera del boia Folco, assistito da Baino, un giovane non ancora indurito, ma accuratamente scelto come apprendista. In seguito il giovane deve assistere a una seconda atroce esecuzione, che tocca questa volta a una giovane vagabonda ritenuta strega. Dopo tale "preludio" i due s'incamminano verso il convento della Visitazione, il convento del Magnificat appunto, che domina silenzioso e isolato una lontana vallata. Verso la stessa meta si dirigono per vie diverse e per diversi motivi altri pellegrini... Tutti approdano a quel Convento, i cui momenti vengono scanditi dalle celebrazioni che si susseguono durante i giorni della settimana santa. Alla fine un qualche segno di vita e di liberazione viene percepito unicamente dalla giovane Margherita, la novizia forzata che sogna la libertà.